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21 Oct 2014 by In comunicati stampa
La Galleria San Francesco, la casa gialla, arte contemporanea è lieta di invitarvi a
“Cavalli, cavalieri e castelli”
da Matilde al Boiardo

sculture in terracotta di Giovanni Laurent Cossu.

Inaugurazione: Sabato 25 Ottobre, ore 17.00. La mostra rimarrà aperta fino a Domenica 23 Novembre.
Orari: tutti i pomeriggi dalle 16.00 alle 19.30; esclusi i Lunedì e Giovedì.

Giovanni Laurent Cossu nasce ad Aosta nel 1953, e da diversi anni vive a Bibbiano ( RE ), scultore ceramista propone in questa mostra una serie di opere, a bassorilievo e a tutto tondo, realizzate in terracotta.

Il nostro territorio, come ogni  altro territorio d’Italia ha una sua identità nata dalla capillarità e dalla ricchezza delle vicende storiche e culturali che ne hanno caratterizzato la formazione. Il risultato è un paese, che pur nella sua unità, si presenta come un variegato mosaico che ne accresce il fascino e l’interesse. Vicende che si sono svolte nel raggio di pochi chilometri quadrati hanno assunto una rilevanza e una risonanza nazionale ed internazionale. Per Reggio Emilia e la sua provincia non possiamo non ricordare la vicenda canossana, per il versante storico e, per il versante letterario la fioritura del romanzo cavalleresco ad opera del Boiardo e dell’Ariosto.

Come scultore e ceramista Laurent Cossu ha voluto cimentarsi con questo inesauribile “giacimento”: trovando nella figura del cavaliere, con il suo corollario di castelli, tornei e combattimenti l’interprete ideale di quella dimensione avventurosa e cortese, mistica e sanguigna che le terre reggiane sono in grado di ispirare.

Le opere proposte esaltano in modo particolare le caratteristiche espressive della terracotta, materiale d’ elezione dello scultore, che si è diplomato all’ Istituto d’ Arte per la Ceramica di Castellamonte, Torino.

Il modellato minuzioso, la profondità degli spazi, l’ uso combinato del graffito, dello ” stiacciato “, del bassorilievo, lo sfondo dei paesaggi e dei castelli, tengono unite realtà storica e dimensione fantastica:la scelta di campo è quella di un recupero  della figurazione italiana e la ripresa di quel fare artigianale insito nella nostra tradizione.


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